1 Feb, 2022

Gli adolescenti e i problemi con il distanziamento

CATEGORIA: PUBBLICAZIONI
Uno dei principali elementi che caratterizzano l’adolescenza è il gruppo di pari. L’adolescente esce dal nucleo familiare per confrontarsi col mondo che è efficacemente rappresentato dai gruppi di ragazzi che lo circondano a scuola, sui campi sportivi, nei gruppi organizzati e nei contesti informali, per strada, nei parchi. Questo momento è estremamente funzionale, serve a compiere delle scelte di vita. A chi voglio assomigliare? Da chi voglio essere differente? È un’esperienza indispensabile per mettere a punto le abilità sociali utili in futuro: avere a che fare con persone più deboli e più forti, capire quali sono le caratteristiche personali che servono, quali sono da conservare e quali devono essere affinate, comprendere come funziona la società e quali sono i meccanismi per realizzarsi. Ci sono anche delle insidie che devono essere affrontate in questo meccanismo: è la pressione sociale, la pressione dei pari. Questa descrizione ci riporta a un’abilità fondamentale che tutti gli adolescenti devono sviluppare: è la capacità di dire di no. E mentre è facile dire di no ai genitori, spinti dalla voglia di diventare grandi, è estremamente difficile dire di no ai compagni, agli amici più intimi, al fidanzato, alla fidanzata. Dire di no è un’abilità salva vita: serve sostanzialmente a difendere la propria individualità, i propri diritti e allo stesso tempo a instaurare rapporti basati sulla reciproca fiducia e sul rispetto di sé e degli altri. È complesso, perché la paura della solitudine è grande e dire di no nasconde la paura dell’abbandono, dell’allontanamento, che a volte è necessario.
Com’è possibile allenare una competenza tanto importante in epoca di distanziamento sociale? Come si sentirà un adolescente che deve imparare a differenziarsi e a dire di no, quando stare con gli altri diventa una conquista? Come troverà il coraggio di negarsi a comportamenti a rischio e poco adatti a lui?
Anche su questa abilità, oggi un po’ falsata, lavora la cooperativa attraverso i percorsi di formazione e di sostegno per gli adolescenti: peer education, sportelli di ascolto, consulenze e laboratori, al servizio dei ragazzi.