Il progetto, in linea con le indicazioni metodologiche emerse nel percorso formativo del Network nazionale, ha previsto che gli alloggi venissero allestiti ed arredati dagli stessi beneficiari del progetto, con il supporto e sostegno dell’equipe operativa, entro un budget economico erogato dal progetto stesso.
La scelta metodologica è orientata su tre vettori fondamentali:
· l’eliminazione del “senso di passaggio”, ovvero la possibilità per il beneficiario di sentirsi protagonista dell’allestimento della propria abitazione, percependola sin da subito come un luogo proprio e non di transito
· lo sviluppo del percorso di autodeterminazione che, mettendo al centro del progetto la persona con i propri bisogni, gusti, creatività, desideri, può riportare in luce energie, potenzialità e spinta al cambiamento
· l’avvio ad un percorso di “economia domestica” che il periodo di vita di strada spesso azzera anche nei soggetti che hanno biografie socio-economiche “più classiche”.
Poiché la finalità ultima del percorso delle donne e degli uomini inseriti nel Progetto AbiTO è la loro inclusione sociale, è centrale la creazione, da parte degli Operatori dell’Equipe Operativa, di una Rete Territoriale diffusa di relazioni formali ed informali che costituiscano una fondamentale risorsa per la vita sociale delle persone inserite.