Il progetto di Casa Shalom prevede un mese iniziale di osservazione. Seguiranno 6 mesi di comunità in cui il paziente sarà accompagnato sotto ogni punto di vista a:
• riprendere i ritmi quotidiani (sveglia, turni pulizia e cucina, responsabilità)
• iniziare un lavoro sia individuale che di gruppo sulla storia di delinquenza/tossicodipendenza/marginalità: sono previsti 4 gruppi settimanali di cui due condotti dall’operatore e due autogestiti (con supervisione dell’operatore)
• partecipare attivamente alle attività lavorative proposte soprattutto in campo agricolo, dove settimanalmente il gruppo viene distribuito in orari e attività sempre supervisionati da un operatore specifico.
• seguire le pratiche mediche/legali
• ripresa graduale dei contatti con eventuali figure di riferimento esterne positive (due volte alla settimana)
Al termine dei 6 mesi il progetto diventa individualizzato e, in accordo con il paziente e con i servizi invianti, si stabilisce come proseguire. Le possibilità sono le seguenti:
1) Prolungamento della fase comunitaria: le variabili sono diverse e possono riguardare obiettivi ancora non raggiunti; elementi su cui ancora si rileva il bisogno di consolidare le risorse del paziente e indebolirne le criticità; il paziente è alla prima esperienza comunitaria ed è necessario verificarne meglio la tenuta
2) Graduale passaggio ad una fase di prereinserimento: il paziente inizierà a sperimentare piccole verifiche in autonomia con obiettivi ben precisi (visite mediche, questioni pratiche).
3) Passaggio alla fase di reinserimento: è la fase conclusiva e più delicata del progetto. Il paziente a questo punto ha raggiunto tutti gli obiettivi del primo modulo ed è necessario che si sperimenti autonomamente, per verificarne la tenuta più sull’esterno (ricerca lavoro, ricerca di un’abitazione o avvio delle pratiche per la casa popolare). Quest’ultima fase può essere sviluppata in casa Shalom solo se è previsto uno sgancio lavorativo e/o abitativo in Chieri e dintorni, altrimenti si procederà sul trasferimento nelle nostre strutture di reinserimento di Via Nizza o San Vito, a seconda delle caratteristiche del paziente stesso e degli obiettivi da raggiungere.